martedì 28 giugno 2016

Aspettando San Pietro e San Paolo

Salve a tutti,
sabato scorso siamo stati a Subiaco a fare un giro monastico! Quindi abbiamo visto il Monastero di San Benedetto e l'Abbazia di Santa Scolastica. Foto prese dalla rete... e poi leggete sotto...







Il giorno dopo leggendo: "La felicità del meno" di Maria Chiara Giorda, Sara Hejazi trovo scritto:


"il monachesimo è una vera e propria arte del vivere, fra le altre possibili. Detti, aforismi, biografie regole monastiche, racconti che attraversano tradizioni religiose differenti - come il cristianesimo e il buddismo - e che perdurano attraverso i secoli sono vie universali verso una conoscenza che non è sapere tout court, ma sapere vivere.
Si tratta di regole valide anche fuori dal monastero, negli uffici delle aziende come in famiglia... dieci antichissime regole fondamentali rilette in chiave moderna, veri e propri cammini per mettere in pratica l'arte di vivere: per riappropriarsi del tempo e dello spazio perduti.

La regola del silenzio
Le pratiche ascetiche hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione del silenzio. non a caso, quello del silenzio è uno dei temi cruciali del monachesimo di tradizioni religiose differenti, come il buddhismo e il cristianesimo.
la vita monastica, sia in Oriente sia in Occidente, si è da sempre sviluppata intorno ad una idea di armonia, prima ancora di spiritualità. Attraverso una disciplina foriera di ordine nuovo e soprattutto diverso dal mondo esterno, il monastero aspirava insieme a umanizzare il divino e a divinizzare l'umano: mediante le regole, le due sfere che nel mondo ordinario erano separate si avvicinavano.
e il silenzio da subito apparve come lo strumento privilegiato per unire il sacro al profano, l'uomo a Dio, il caos all'armonia.
Per i monaci vi è un solo un metodo infallibile per ottenere il silenzio, anche in presenza dei tanti rumori che sfuggono al controllo diretto del singolo: tacere.
Tacere fa silenzio, ma non è silenzio: il silenzio è molto di più.
La parola taciturno deriva dalla radice tak-, il cui significato è "essere quieto, acquietato, contento". In sanscrito, tucyati significa "soddisfare". Stando all'etimologia, quindi, il taciturno, al contrario di quello che comunemente si pensa, si trova nella pacificazione ed è contento perché le sue necessità sono state appagate: chi tace sta bene. La taciturnità è dunque una virtù, un atteggiamento positivo: indica che la persona è riuscita a risolvere le tensioni che separavano i suoi desideri dalla sua condizione reale, spingendola a creare rumore, semplice strumento del bisogno e della mancanza.
La regola del VI secolo attribuita a san Benedetto da Norcia, monaco fondatore dell'ordine cristiano più conosciuto e diffuso in tutto il mondo, quello dei benedettini, recita: “Facciamo come dice il profeta: “Ho detto custodirò le mie vie per non peccare con la lingua; ho posto un freno sulla mia bocca, non ho parlato, mi sono umiliato e ho taciuto anche sulle cose buone”.
Nei monasteri benedettini, l’importanza del silenzio è tale che persino ai discepoli perfetti bisogna concedere raramente il permesso di parlare, sia pure di argomenti buoni, santi ed edificanti, perché sta scritto: “Nelle molte parole non eviterai il peccato” e altrove: Morte e vita sono in potere nella lingua”.
Abba Poemen raccontò che:
Un fratello che viveva con altri fratelli chiese a padre Bessarione: “che cosa devo fare?” Gli rispose: “Taci e non misurare te stesso”.
Vita e detti dei Padri del deserto, Poemen, 27

Lo stesso Abba Teofilo, l’arcivescovo, un giorno si recò a Sceti.
I fratelli che si erano riuniti dissero ad Abba Pambo: “Di’ una parola al vescovo, perché ne sia edificato”.
Il vegliardo disse loro: “Se non è edificato dal mio silenzio, non avrà di che edificarsi nemmeno della mia parola”.
Vita e detti dei Padri del deserto, Teofilo, 2
Un fratello chiese ad Abba Poemen:  “È meglio parlare o tacere?” L’anziano disse: “Chi parla per amore di Dio fa bene, e chi tace per amore di Dio fa ugualmente bene”.

Vita e detti dei Padri del deserto, Poemen, 147

le altre regole quali saranno?

Le cercherò...

Al prossimo post.
Fra 79.

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